Il cielo è coperto e grigio, e il mare che lo rispecchia assume lo stesso grigiore, e si fonde nell'orizzonte.
Qualche gocciolina di pioggia che scende a tratti, leggera, interrompe la linearità della superficie, quasi piatta.
Il vento soffia a fatica, e la barca risponde con lentezza.
Siamo a fine aprile eppure il freddo e l'umidità entrano nelle ossa: me ne andrei al calduccio sotto il sacco a pelo!
Ma proprio ora si manifesta lo spettacolo tanto atteso: spunta il dorso di un delfino a scuotere il torpore di questo pomeriggio quasi autunnale. Comincia con una pinna, poi volteggia e più in là spunta un secondo delfino. Sembra proprio che siano venuti a risvegliarci. Ci seguono per un po', continuando i loro volteggi. E poi piano piano si reimmergono e spariscono, di nuovo tra le onde.
È sempre un'emozione essere spettatori di tanta bellezza, siamo proprio fortunati, nonostante il freddo, e nonostante la macchina fotografica non riesca ad immortalare ciò a cui abbiamo appena assistito.
"Il mare è sempre un’apertura di orizzonti ed infiniti, del destino e dell’animo di chi lo naviga." È stata questa citazione del programma di viaggio che mi ha convinto a scegliere questa vacanza.
Ed ecco che allora si susseguono i racconti e le condivisioni delle letture piu interessanti: dai racconti di viaggio come Magellano, di Stefan Zweig; La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson. E poi altri romanzi storici e biografici, come "La rivoluzione dei garofani", "I dimenticati di Clipperton", "Porfirio Rubirosa"... e ancora Bernard Moitessier, navigatore solitario, Paolo Rumiz, giornalista scrittore ma soprattutto viaggiatore instancabile.
Piano piano raggiungiamo Iz (Isola https://goo.gl/maps/6TCMewC7Eis) dove, una volta attraccato in una moderna e attrezzata marina, ci incamminiamo alla scoperta del luogo.
Mi immaggino il lungomare, come dev'essere d'estate...
E che panorama!
23/25 aprile 2017
Su Vavà, con Paolo, Gisella, Francesco e Susanna